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L'associazione - Archivi della Resistenza

L’associazione

Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani, dal 2004 lavora alla ricostruzione storica delle pagine più significative della Lotta di Liberazione nelle province di Massa Carrara e La Spezia, in quella zona che durante il periodo bellico veniva identificata come Linea Gotica Occidentale. L’associazione (AdR) è formata da un collettivo di ricerca, che riunisce diverse generazioni: dai ricercatori e insegnanti nell’ambito delle scienze umane (in particolare scienze del testo e scienze storico-antropologiche) ai professionisti nel campo degli audiovisivi e delle produzioni musicali, dai militanti di base dell’associazionismo antifascista fino agli studenti delle scuole superiori e universitari. AdR negli anni ha sviluppato una metodologia che mira a coniugare la storia orale “classica” con l’uso della telecamera e la videodocumentazione sociale, perseguendo come obiettivo generale la raccolta e la valorizzazione, in varie forme, del patrimonio orale, principalmente attraverso la registrazione su supporto audiovisivo delle testimonianze dei protagonisti della Resistenza e dei racconti di vita, ma anche attraverso altri strumenti digitali e/o multimediali.

A questa concezione di una storia “dal basso” che  privilegia il punto di vista delle classi non egemoni, si affianca un continuo allargamento degli ambiti di studio rispetto alla missione originaria: dalle memorie del lavoro alla storia del movimento operario alle lotte per i diritti (femminismo, movimento no global, ecc.), dalle tradizioni del mondo contadino alla letteratura orale e al canto di protesta, dalle resistenze internazionali alle storie migranti, in una prospettiva che mira a spingersi fino alla costruzione di un «archivio del presente». Anche per questo motivo si può parlare di un “archivio in divenire”; espressione con quale si vuole intendere sia che la ricerca sul campo non è ancora conclusa e in continuo aggiornamento (ad esempio si avvale spesso di azioni di memory sharing, rivolte agli archivi fotografici familiari), sia come “archivio del presente” che documenta i movimenti di resistenza e le battaglie politiche contemporanee.


Archivi della Resistenza si caratterizza anche per una inesausta attività di organizzazione e di militanza culturale. Fin dalla sua nascita l’associazione si è posta come obiettivo fondamentale quello della divulgazione del materiale raccolto utilizzando diversi canali, come ad esempio la realizzazione di film-intervista e documentari; una particolare attenzione è stata data alla realizzazione di iniziative culturali. In particolare, dal 2005 l’associazione organizza il festival della ResistenzaFino al cuore della rivolta” (il titolo è tratto da una poesia di Paolo Bertolani), che prevede due sessioni: la prima in primavera (nella settimana che precede il 25 aprile) nel borgo di Fosdinovo; con l’allestimento di una mostra d’arte e un concerto dedicato all’anniversario della Liberazione.

L’altra sessione si tiene in agosto al Museo audiovisivo della Resistenza delle province di Massa Carrara e della Spezia, a 3 km dal borgo, in località Le Prade: la struttura è diventata un luogo-simbolo di un rinnovato esercizio della memoria. Il festival prevede ogni anno un programma di concerti, spettacoli teatrali, poesia, proiezioni, mostre e dibattiti che si articola in più giorni coinvolgendo artisti di fama nazionale e gli spettacoli sono sempre alternati dalle testimonianze dei partigiani e delle partigiane.

L’evento è collocato in uno scenario naturale di grande suggestione (con una interessante rifunzionalizzazione di uno dei luoghi della battaglia): il pubblico si trova infatti all’interno di un bosco di castagni secolari, che sembra suggerire una simbolica salita ai monti, proprio «fino al cuore della rivolta». Il festival, che è giunto quest’anno alla sua undicesima edizione, è cresciuto di anno in anno, fino a diventare una delle più importanti manifestazioni nazionali su questo tema. In occasione del decennale è stato prodotto il cofanetto Fino al cuore della rivolta di 3 cd, con una compilation di 49 brani, che comprende tutti gli artisti che hanno calcato il palco del festival. La storia dell’associazione, unitamente ad una riflessione di natura metodologica, è raccolta nel numero de «Il de Martino» (n. 24/2014) dal titolo Archivi della Resistenza. Un elogio (o quasi) del digitale a cura di Alessio Giannanti e Simona Mussini, con l’allegato dvd Parole riprese. Videoantologia di Archivi della Resistenza (2004-2014) a cura di Luca Marchi e Giulia Sorrentino, che raccoglie una parte della produzione documentaristica e alcuni estratti dall’archivio audiovisivo. Nel marzo del 2012 è stata affidata ad Archivi della Resistenza – che per anni ha amato definirsi un «archivio senza fissa dimora» –  la gestione del Museo Audiovisivo della Resistenza (MaR). L’associazione ha così trovato una sede per l’archivio, che conta ormai qualche migliaia di ore di registrazione, e per il laboratorio audiovisivo, ma soprattutto questo nuovo impegno ha aumentato le attività didattiche e ha permesso di dare un calendario settimanale alle attività culturali che si organizzano presso il Circolo culturale ed enogastronomico a fianco del museo, con presentazione di libri, mostre, convegni di studio e conferenze, cene-concerto, spettacoli teatrali e animazione per bambini.

Il MaR è il primo museo di narrazione realizzato in Italia da Studio Azzurro di Milano nel 2000, per volontà degli stessi partigiani e, in particolare, di Paolino Ranieri (1912-2010). Il Museo si trova a poca distanza da Sarzana e si raggiunge facilmente dall’Aurelia percorrendo una strada panoramica che conduce a Fosdinovo oppure dal centro di Sarzana, attraverso il quartiere della Bradia e il borgo di Giucano. L’edificio è collocato in una posizione panoramica: sul davanti, il porticato ha la vista rivolta al mare, da dove si scorge l’ultimo tratto della costa tirrenica, fino al Golfo della Spezia e le sue isole. Sul retro l’arena degli spettacoli e delle grandi accoglienze estive, guarda invece alle Alpi Apuane, ed è immersa nel fresco di un castagneto secolare. La struttura ha un aspetto accogliente, quasi familiare che ha conservato dalla sua originaria funzione: nel dopoguerra, infatti, i partigiani della Brigata Garibaldi “Ugo Muccini”, scelsero questo teatro naturale della Lotta di Liberazione per costruirvi una colonia montana, dove moltissimi bambini trascorrevano i mesi estivi.

È un museo della memoria che, attraverso le fotografie, i filmati e, soprattutto, il racconto di uomini e donne, ricostruisce in maniera emozionante e, nello stesso tempo, ben documentata le vicende storiche che, dal 1943 alla Liberazione, hanno coinvolto tutto il territorio e la popolazione delle due province della Spezia e Massa Carrara. La possibilità di interagire con le diverse installazioni permette di personalizzare il proprio percorso all’interno di una sala che vede posizionato al centro un grande tavolo, il “tavolo della memoria”, sopra al quale sono presenti sei grandi schermi divisi per temi: contadini, partigiani, stragi, deportati, donne, calendario. Con un semplice tocco delle dita sulle pagine virtuali dei libri disposti sul tavolo, vengono attivati i racconti dei testimoni. Così, attraverso il susseguirsi di video, volti, luoghi e documenti, la visita, oltre ad essere particolarmente coinvolgente, rappresenta un momento di riflessione sul nostro recente passato e sui valori fondanti dell’Antifascismo e della Resistenza.

 

PRODUZIONI AUDIOVISIVE

Documentari e film-intervista:

Un popolo alla macchia. 29 novembre 1944/2004, regia di Andrea Castagna, interviste e sceneggiatura AdR, in collaborazione con Associazione Supraluna, 2004;

Fino al cuore della rivolta. Breve storia del partigiano «Carlin», regia di Andrea Castagna, , interviste e sceneggiatura AdR, in collaborazione con Associazione Supraluna, 2005;

La collina rossa. Voci della Resistenza (Storia della Brigata «Leone Borrini» e del Comandante «Ebio»), regia di Andrea Castagna, interviste e sceneggiatura AdR, in collaborazione con Centro di Documentazione sull’Antifascismo e la Resistenza in Lunigiana “Edoardo Bassignani” e ANPI Villafranca-Bagnone. Documentario in fase di realizzazione; il 28 agosto 2005, è stata proiettata un’anteprima a Merizzo (MS) in occasione della 1aFesta Partigiana.

Amaro Partigiano